Le statistiche parlano chiaro se da una parte la Brexit ha causato condizioni non favorevoli alla crescita di un’azienda, dall’altra ha sfidato molti imprenditori che hanno deciso di mettersi in gioco.
Seppur questa notizia lascia sperare un futuro lontano da difficoltà economiche, la realtà è che il Regno Unito sta vivendo una fase di recessione senza precedenti dovuta anche alle ferite causate dalla Brexit.
“MOLTI IMPRENDITORI ITALIANI SONO TORNATI IN ITALIA CHIUDENDO LE LORO AZIENDE IN UK, ALTRI INVECE HANNO PERSO LAVORO IN INGHILTERRA E HANNO APERTO NUOVE AZIENDE IN UK”
Le difficoltà principali che hanno causato la chiusura di molte imprese è legata, alla mancanza di personale qualificato e assenza di fondi. Il motivo per cui invece altre aziende hanno scelto il Regno Unito (nonostante tutto) come Paese di investimento è legato al fisco, molto più snello rispetto a quello italiano:
“L’IVA INIZIA DA UN FATTURATO ANNUALE DI 85 MILA STERLINE MENTRE IN EUROPA BISOGNA ISCRIVERSI ALL’IVA DAL GIORNO UNO”
Per fronteggiare l’attuale crisi economica, il consiglio che i commercialisti danno alle aziende desiderose di investire in UK è di credere nella propria azienda, avere un ottimo business plan, credere alle opportunità che il Regno Unito continua ad offrire ma soprattutto adattarsi ai cambiamenti, investendo molto sulla tecnologia e sull’intelligenza artificiale aziende di servizi come Digital Export che da 10 anni è presente nel Regno Unito.