La Brexit non scoraggia le imprese italiane: Londra crocevia con il resto del mondo
Il Regno Unito è la quarta destinazione per l’export di Mobili Vino Moda Food Cosmetica dopo Francia, Germania e Stati Uniti.
Non c’è Brexit o pandemia che tenga: la Gran Bretagna resta un mercato chiave per le imprese italiane del design. Alcune, come Lema e Scavolini, stanno rafforzzando la loro presenza mentre altre, come Italian Design Brands (Idb) hanno aperto una filiale di recente, sfidando le difficoltà e puntando sulle opportunità. Il Regno Unito è la quarta destinazione al mondo per i mobili italiani dopo Francia, Germania e Stati Uniti. Nel primo trimestre 2021 le esportazioni sono aumentate dell’8,4%, toccando i 154 milioni di euro. Per quanto importante, il mercato britannico è però solo una parte della storia: la presenza a Londra per il design italiano rappresenta anche un trampolino di lancio globale.
«Il mercato britannico è strategico sia per la quota di mercato che rappresenta sia perchè Londra è un hub cruciale a livello mondiale per i grandi progetti residenziali e di hotel», spiega Umberto Salon, managing director, Lema Uk. Londra è la capitale del settore contract, le forniture di arredo, cucine, design e illuminazione per hotel, hospitality e retail in tutto il mondo. Grandi progetti dall’Australia a Hong Kong sono gestiti da studi basati qui con centinaia di architetti, interior designer e collaboratori. «Londra è un centro propulsivo e offre straordinarie possibilità di business su scala globale -, afferma Fabiana Scavolini, amministratore delegato Scavolini -. Nel 2015 abbiamo aperto la branch Uk e la nostra presenza è forte, strutturata e in continua crescita, con importanti store monomarca e un intenso programma di nuove aperture per consolidare la nostra presenza in modo capillare, rafforzare le relazioni con i partner locali e costruirne di nuove».
Fonte Sole24ore
di Nicol Degli Innocenti